Cadimare, I Giovani e lo Sport

È un bel problema quello della partica sportiva a Cadimare… Qui non esiste una vera palestra, un campo da calcio (anche piccolo) , da volley , da basket, Rugby o tennis , un luogo aperto dove i bambini ed i giovani possano avere la possibilità di praticare ed essere educati allo sport . Questa possibilità non esiste neppure per i meno giovani che non hanno la possibilità praticare sport a livello ricreativo. Non vi è neppure uno spazio verde dove potersi godere un po’ di relax durante quei soleggiati pomeriggi di primavera o dove le mamme ed i nonni possano porta re i bimbi in carrozzina a passeggio in un clima di serenità, tranquillità , a contatto con la natura e con la riva del mare. Fezzano ha molto, un bel campo sportivo, un parco giochi, bellissimi giardini, Marola nonostante l’infelice collocazione geografica ha un’area verde invidiabile, con campo di calcio e basket coperto e scoperto, Cadimare non ha nulla! Per poter usufruire del campo di calcio a Marola, ovvia mente nei rimasugli di spazi che restano, occorre pagare 15 euro e più, ma non siamo com presi nella stessa circoscrizione? Per non par lare poi del campo del Fezzano; almeno 50 euro, oltretutto sentendoci poco desidera ti..che vergogna!

L’Aeronautica militare ci è sempre stata amica, e continua ad esserlo , grazie alla gentilezza e disponibilità dell’attua le Comandante, Vice Comandante e dei loro predecessori ,a venire incontro alle esigenze sportive del paese, ma questo saltuariamente e con non poche difficoltà , legate soprattutto all’ambiente militare le cui regole e burocrazia devono essere rispettate e che rappresentano un discreto ostacolo prima di tutto per chi ha il dovere di farle rispettare.

La vera realtà ed assurdità è che comunque sia , ai lati del paese esistano strutture e spazi incredibilmente “vuoti”; da un lato il bellissimo parco dell’ aeronautica militare che comprende : campo di calcio in erba regolamentare, campo di calcetto, campi da volley e basket, campo da volley e basket più palestra al coperto, due campi da tennis, dall’altro lato un’area immensa, colma di detriti e rifiuti tossici o meglio “frecciame” per chi conosce questo termine dialettale , gestita dalla Marina Militare (che disastro!), accanto ad un ex cantiere navale oramai morto e disattivo : tutto ciò alle spalle di due ridicoli muri di cinta. Quando mi affaccio dalle finestre di casa come tanti di voi e vedo quegli immensi spazi inutilizzati e quei bambini costretti a giocare in un fazzoletto di pochi metri quadrati fra panchine, alberi , fami glie con carrozzine e paesani che passeggiano per una “specie” di lungomare, se così può essere chiamato , traballante e rabberciato , mi coglie da una lato una profonda tristezza ma dall’altro uno spirito di rivalsa , una voglia di fare in modo che quegli spazi possano un giorno essere frequentati dai nostri figli, nipoti, dai nostri padri e nonni, da noi stessi e da turisti.

Nel frattempo ben vengano le società sportive quali la scuola calcio”Ponente” ideata e presieduta in passato dal nostro attuale presidente Giuseppe Meola che ha dato e continua a dare la possibilità a tanti bambini di poter praticare sport non troppo lon tano da casa . Ben venga lo sforzo della nostra Associazione che riesce a gestire, seppur a livello amatoriale, una squadra di calcio con tanti ra gazzi del paese che stanno dimostrando uno straordinario spirito sportivo , di amicizia ed attaccamento alla bandiera bianconera di Cadi mare . Spirito sportivo inteso nel suoi veri signifi cati ossia svago, metodo di formazione, strumen to di partecipazione ad un gruppo, teso all’inse gnamento di quei valori che sono fondamentali per la nostra vita quotidiana , il rispetto del compagno e dell’avversario, lo spirito di sacrificio nel cercare di aiutare ed incoraggiare il compa gno più debole , di confortare l’avversario che ha perso, l’onestà nel riconoscere l’errore e tendere la mano sinceramente a colui con il quale si è avuto un diverbio od una lite; in sintesi il rispet to per il prossimo e per la comunità, il “saper vivere” .

Mi auguro e spero veramente che tutto questo non rimanga solo un sogno, ma di poter un giorno riuscire a trasmettere questi valori ai giovani di Cadimare attraverso spazi e strutture finalmente del paese, magari realizzate attraver so il lavoro prodotto dall’unione di tutte le realtà del nostro piccolo borgo. Adriano Russo stato, pertanto, un anno importan tissimo, per il Cadimare.Ancor più importante lo è stato però, proba bilmente, per il Palio del Golfo.Il Cadimare vinse quel Palio schie rando, sull’armo numero 4, i due famigerati “stranieri”, all’anagrafe Luca Cavallini ed Alfredo Striani.

Il primo, spezzino purosangue e già vincitore di Palii, ma residente a Sabaudia.E lì iniziò la commedia degli orrori, messa in scena dalle borgate avversarie, timorose, forse, di dover assistere, chissà per quanto tempo, a nuovi trionfi bianconeri..Bando agli stranieri, si dis se! Per partecipare al Palio del Golfo, gli atleti dovevano avere maturato una residenza di 5 anni nella provincia della Spezia. Per poter fare ciò, il Palio del Golfo, fino ad allora inserito tra le gare nel calendario nazionale della Fede razione Canottaggio, fu declassato a gara folcloristica..Non sta a noi commentare quello che fu l’atteggiamento tenuto dalla borgata del Cadimare in quel frangente e nella stagione successiva. Ma le Borgate, evidentemente ancora non paghe di quanto fin lì perpetrato nei con fronti dell’unica importante manifestazione della tradizione spezzina, adducendo motivazioni sulle quali molto ci sarebbe ancor oggi da eccepire, completarono l’opera, addirittura uscendo dal CONI e dalla Federazione Canottaggio, traslocando il Palio sotto l’egida dell’UISP.

E’ curioso notare come UISP significhi Unione Italiana Sport Per Tutti, ma per quanto riguarda il Palio, bisognerebbe dire “NON Per Tutti”, ovvero solo per i residenti “storici”..In conclusione, se all’origine di tutto ciò vi fu il timore di assistere ad un’egemonia bianconera, beh, il risultato è stato raggiunto, infatti, da allora, si assiste ad un incontrastato dominio dei cugini di Marola, i più lesti ad accaparrarsi i migliori vogatori “indigeni”. Vivissimi complimenti.

Fabrizio Faggioni

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