Il “Mare Nostro” è “Vivo”

La natura è veramente caparbia, insistente ad oltranza malgrado la nostra instancabile mania di persecuzione, mille e mille volte l’abbiamo percossa e altrettante volte si è risollevata e se la lasciassimo fare, si riprenderebbe i suoi spazi e la sua rigogliosa bellezza.

Ben vengano quindi i par chi naturali ma con loro la consapevolezza del rispetto assoluto da parte di noi tutti. Non dobbiamo solle vare lamentele quando il traffico è caotico, quando fumi e vapori nocivi ci impediscono di respirare, quando in mare si buttano rifiuti di ogni genere, quando noi stessi non siamo capaci di rinunciare al superfluo, come è inutile esse re verdi dimenticando che a nostra volta partecipiamo all’inquinamento generale. Vogliamo contribuire a depauperare l’eredità che lasceremo ai nostri figli? Già, belle parole, ma dobbiamo essere tutti d’accor do e chi di noi ha la serenità per lanciare la prima pietra ? Noi viviamo in un ambiente baciato dalla for tuna, si è vero che non ab biamolavoro a sufficienza per garantire il diritto di vivere decorosamente ai nostri successori, ma è vero anche che non sappiamo sfruttare le risorse naturali che possediamo; il nostro golfo, le nostre coste, i no stri fondali, la macchia mediterranea, gli scorci panoramici mozza fiato e dall’altra parte cataste di container, colonne di camion, acqua rubata al ma re, verde sacrificato e quanti adepti per questo squallore ? E’ un po’ come le discariche per rifiuti, nessuno le vuole e tutti vorremmo metterle nel giardino di qualcun altro, ma non è neppure giusto utilizzare sempre lo stesso giardino; se fosse il nostro?

Il rimedio per mantenere un giusto equilibrio è quel lo di avere un’amministra zione pubblica che riesca a cogliere il vero interesse dei giovani e l’amore di questi per l’ambiente nel quale sono nati e il nostro ambiente così mal sfrutta to, con scarse probabilità di sviluppo, non può essere amato. Polemico, forse, ma quando si ama così tanto l’ambiente, il modo per lavorarci e per vivere decorosamente lo si trova. Da anni molti operatori lavora no sul e nel mare, per il turismo, rispettando i luoghi nei quali portano le persone che come loro ap prezzano l’ambiente, aiutandolo a crescere, nel modo più semplice, visitandolo senza prenderlo, segnalando agli esperti le anomalie, oppure come gli abitanti di Riomaggiore che lo control lano da casa con l’aiuto di telecamere collocate nei punti più belli, anche sott’ acqua. Alcune curiosità che ci danno il senso e l’ampiezza dell’ambiente mari no, la Cernia fino al quinto anno di età è femmina, per poi cambiare sesso; se dovessimo prendere tutte le cernie “bambine” , in pochi anni la specie si estinguerebbe, oppure, il corallo ha una crescita di circa un millimetro all’anno e ancora, quelle che molti chiamano “piantine” ma che in effetti sono colonie di poli pini (il polpo è quello che piace tanto a tutti noi) e che si chiamano generica mente Gorgonie, crescono di circa un centimetro, sempre all’anno. Altre curiosità possono farci cono scere meglio e quindi apprezzare l’ambiente. Non è difficile immaginare che il futuro della nostra città potrebbe essere quello del turismo, nautico e subacqueo, basta volerlo e chiedersi come mai altre località fioriscono con questa attività, senza inquinare. Non pensiamo solo al “fastidio” che i vacanzieri ci arrecano, ma a quanti disoccupati e artigiani troverebbero invece lavoro nelle strutture.

Vittorio Biagioni

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